Ripensare l’omeostasi. La regolazione allostatica in fisiologia e in patofisiologia
Autori: Jay Schulkin
ISBN: 978-88-87436-19-8
Anno di pubblicazione: 2010
Tipo di stampa: monocromia
Pagine: 288
Illustrazioni: 64
Formato: 240x160x25
Edizione: Prima edizione italiana, prima edizione americana
Prezzo: € 118,00 -66% = € 40 (OFFERTA NON CUMULABILE CON ALTRE PROMOZIONI, FINO A ESAURIMENTO SCORTE)
Presentazione all’edizione italiana
Prefazione
Introduzione
- Allostasi: la nascita di una teoria
- Stati motivazionali centrali: i sistemi neuroendocrini a feedforward nel cervello
- Anticipazione, angoscia, regolazione allostatica: la regolazione surrenalica steroidea dell’ormone liberatore della corticotropina
- Facilitazione del parto normale o patologico per mezzo di un meccanismo endocrino a feedforward
- La dipendenza da sostanze stupefacenti: la regolazione allostatica sotto pressione
Conclusione: adattamento, allostasi ed anticipazione
Bibliografia
Indice dei nomi
Indice analitico
Editoriale
L’evoluzione ha previsto una vasta serie di meccanismi per mantenere la stabilità interna, ivi comprese le funzioni locali (p. es., il fegato, il cuore) e quelle coordinate in modo più generale (p. es. il cervello). Uno dei concetti essenziali per spiegare la stabilità fisiologica è quello dell’omeostasi. Per gli animali complessi, gruppo al quale anche noi apparteniamo, il mantenimento stabile di alcuni parametri dell’ambiente interno è fondamentale per il benessere (sia a breve che a lungo termine). Il concetto di omeostasi è legato ai meccanismi di mantenimento e difesa della vitalità interna ed alla difesa dagli eventi fisiologici, necessari per il benessere corporeo. I meccanismi fisiologici più comuni soggetti a tale controllo sono i processi di mantenimento della temperatura corporea, del pH, del glucosio, della sintesi delle proteine, dell’ossigeno, del sodio e del calcio. Tuttavia, nel corso del tempo, le idee basate sulla regolazione omeostatica hanno dimostrato di avere alcuni limiti. Infatti, sebbene l’omeostasi consista nella regolazione di un parametro corporeo su un determinato valore prefissato (come abbiamo visto sopra), tale definizione risulta troppo rigida e forse addirittura fuorviante, in quanto esistono sia risposte anticipatorie a possibili eventi prevedibili che risposte reattive a cambiamenti imprevedibili. Il termine allostasi, coniato recentemente, è stato introdotto per spiegare la presenza di sistemi regolatori nei quali non esiste un valore prefissato ben definito. In presenza di condizioni mutevoli, l’allostasi è un meccanismo essenziale per il mantenimento della vitalità interna. Ciò che accomuna queste due teorie (omeostasi ed allostasi) è che il primo è adibito al mantenimento dell’equilibrio normale, mentre l’altro è correlato con una attività più intensa, che necessita di una maggiore adattabilità per la regolazione degli eventi fisiologici e patologici. Il libro spiega i meccanismi fisiologici di regolazione e fornisce una descrizione dell’allostasi. Il testo, oltre ad avvicinarsi al mondo della salute, riconduce il medico ad una visione globale della persona quale operatore rivolto allo studio delle relazioni funzionali e dinamiche che si attuano tra organi e apparati.
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