Noi siamo un gruppo di professionisti di varie estrazioni che ha avuto l’avventura d’incontrarsi, di esporre le proprie origini culturali, le proprie esperienze e di capire che per risolvere le vere grandi problematiche di patologie complesse ha bisogno gli uni degli altri.
Da sempre posturologi (fisio-terapisti, chiropratici, osteopati, cultori fisici) non raggiungono mai risultati definitivi nei loro trattamenti terapeutici perché non sono in grado di capire e rimuovere uno dei più importanti elementi influenzanti negativamente l’equilibrio mio-fasciale posturale: il rapporto patologico dell’occlusione dentale.
Da sempre gnatologi, ortodontisti, paradontologi e chirurghi maxillo-facciali, seguendo tutti i sacri binari della cultura odontostomatologica, avendo capito che questi sono in contrasto con l’anatomia e la fisiologia umana ed orientati verso i concetti della funzione neuro-muscolare, si sono trovati di fronte a problemi senza capacità di risolverli: causati da una patologica respirazione cranio-sacrale.
Da sempre gli oculisti preparatissimi che pur muniti di attrezzature avveniristiche si trovano di fronte a patologie che sembrano non eliminabili, risolvendo problemi occlusali o di respirazione cranio-sacrale, ottengono risultati che per altri sembrano miracolosi. Così come vediamo problemi occlusali e posturali trovare risoluzione una volta normalizzata l’attività degli occulo-motori.
Si è constatato che l’opera della fisioterapista della rieducazione della deglutizione è vana o diventa facile se la stessa professionista opera in un soggetto al quale è stata normalizzata la respirazione cranica o meno.
Si è visto normalizzarsi la respirazione cranica regolarizzando ortodonticamente l’occlusione, così come abbiamo constatato l’inutilità di un trattamento ortodontico in presenza di respirazione cranica patologica.
Da questo nasce il concetto che ad ogni trattamento ortodontico deve seguire o concomitare un riequilibrio della respirazione cranica. Si è constatato di poter sperare di normalizzare un’occlusione o una respirazione cranica alterata, senza risolvere un grave problema podologico. Si è visto un valgismo del pollice di un piede dx o sn e la contemporanea alterazione degli oculo-motori dalla stessa parte (dx+dx, sn+sn). Nelle statistiche è costante il rapporto tra parto da taglio cesareo o parto distocico e alterazione della respirazione cranica, dalla quale conseguono problemi posturali, occlusali, respiratori, oculari che si interazionano più o meno negativamente. Non esiste soggetto che abbia subìto un trauma più o meno importante (caduta da sci, colpo di frusta, battuta del coccige scendendo di corsa o scivolando dalle scale, ecc.) che non abbia alterata la respirazione cranio-sacrale. Una protesi, un’ortodonzia, un molaggio selettivo non in armonia con l’occlusione neuromuscolare può modificare negativamente la respirazione cranica e l’equilibrio di tutte le fasce componenti del sistema miofasciale del corpo umano.
Si è convinti di trovare ancora tante altre correlazioni se si lavora insieme e se insieme si incontrano altri personaggi che bene conoscono le grandi problematiche delle bioenergie.
Sulla base di queste convinzioni si sono aggiunti via via agopunturisti, omeopati, esperti di odontoiatria olistica, chirurghi vascolari, ortopedici, medici legali, medici di base, pediatri, foniatri O.R.L., angiologi, neurologi, oculisti, medici di laboratorio che intendono collaborare. Ogni ricerca viene documentata con la T.E.N.S., il Kinesiografo e l’Elettromiografo.
La rivista della I.A.P.N.O.R. porterà il nome stesso dell’accademia, altamente suggestivo: sintetizza infatti il viaggio dell’uomo spinto dalla sua curiosità di conoscere in tutti i lidi sapendo che tutti hanno la propria verità ma che nessuno possiede la “Verità” e che se si mettono insieme tutte le verità non si potrà neppure avere la vera, completa verità sull’uomo perché questi non è nato perfetto e immodificato come lo scorpione, bensì imperfetto e in continua evoluzione. Quello che si vuole è che termini una medicina baronale e settoriale, senza senso. È tempo di scrutare l’uomo nella sua interezza, nella meravigliosa interattività dei suoi sistemi, nella unicità filogenetica finalizzata alla vita e all’evoluzione sempre in atto di tutta la razza umana. L’intento dell’Accademia, e quindi della rivista, è scambiare ricerche e risultati e partecipare alla splendida avventura della ricerca per aiutare l’uomo nel suo divenire quotidiano.
Questa rivista compare scritta sia in inglese che in italiano perché si vuole inviarla a tutte le Università del mondo. Per ora uscirà a scadenza quadrimestrale, i vari articoli saranno pubblicati a puntate per poter dar spazio a quante più voci possibili. La rivista è aperta a richieste di chiarimenti e di precisazioni ma anche di contestazioni. Significherà che si instaura comunicazione. Questo è lo scopo della I.A.P.N.O.R. e della rivista.
di Luigi Balercia, Presidente I.A.P.N.O.R.